Generalità:

L'albero di albicocco, scientificamente conosciuto come Prunus armeniaca, è una pianta da frutto appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Ecco alcune caratteristiche e generalità sull'albero di albicocco:
Dimensioni: l'albero di albicocco può raggiungere un'altezza compresa tra i 4 e i 10 metri, a seconda della varietà.
Foglie: le foglie dell'albicocco sono di forma ovale, di colore verde brillante e possono diventare di colore rossastro durante l'autunno.
Fiori: i fiori dell'albicocco sono di colore bianco-rosato e compaiono precocemente in primavera prima della comparsa delle foglie.
Frutti: i frutti dell'albicocco sono drupe tondeggianti con buccia vellutata di colore giallo-arancio e polpa dolce e succosa.
Clima: l'albero di albicocco predilige climi temperati e cresce bene in zone con inverni miti e estati calde. È importante che la pianta sia esposta a pieno sole per garantire una buona produzione di frutti.
Coltivazione: l'albicocco è una pianta rustica e resistente alle malattie, ma può essere sensibile alle gelate primaverili. È importante potare regolarmente l'albero per favorire una corretta crescita e produzione di frutti.
Utilizzo: i frutti dell'albicocco possono essere consumati freschi, ma vengono anche utilizzati per la produzione di succhi, marmellate e conserve.
In generale, l'albero di albicocco è una pianta molto apprezzata per i suoi frutti dolci e succosi e per la bellezza dei suoi fiori primaverili. È una pianta che può essere coltivata anche in giardini di piccole dimensioni, purché si rispettino le esigenze di esposizione e di cure colturali.

Tuttavia le dimensioni e l’aspetto generale della singola pianta possono variare in funzione della stagione e del periodo in cui vengono acquistate. Essendo organismi viventi ogni singola pianta ha il suo portamento e la sua colorazione che possono discostarsi leggermente dalla foto pubblicata sul nostro catalogo.

Coltivazione e Cura:

L'Albero Albicocco può essere coltivato in pianura come in altitudine. Per quanto concerne l’esposizione, è preferibile posizionare la pianta in una zona parzialmente ventilata e priva di umidità; ciò serve alla prevenzione di patologie fungine, avversità alle quali l’albicocco è purtroppo molto soggetto. Non c’è bisogno di dire che anche l’albicocco, come la maggior parte delle piante, da frutto e no, teme molto i ristagni idrici.Per la messa a dimora, che può essere effettuata da ottobre ad aprile, si scavi una buca profonda circa 60 cm e larga 80 cm; in fondo alla buca si è consigliabile mettere 100-150 g di cornunghia (un fertilizzante di origine animale); si riempie poi la buca fino a metà con terra mescolata a terriccio da piantagione ed eventualmente un po’ di letame. A questo punto si può inserire la pianta e riempire la buca con la terra scavata in precedenza. Alla fine si irrighi la zona con circa 20 litri di acqua. Può essere d’aiuto mettere un tutore alla pianta per indirizzarne lo sviluppo. Per quanto riguarda gli interventi di irrigazione, si tenga conto che l’albicocco non è una pianta particolarmente esigente; tenendo in debito conto le eventuali precipitazioni, l’irrigazione deve essere caratterizzata da una certa regolarità; si eviti di abbondare con le quantità di acqua quando siamo vicini al periodo di raccolta. I sistemi di irrigazione più adatti alle piante di albicocco sono l’irrigazione a goccia o a spruzzo.