Pianta Grassa Lobivia Ferox
Generalità :
Lobivia Ferox è una tra le specie più spinose dell’intero genere e al tempo stesso una delle cactacee più “armate”. Gli esemplari di questa specie sono infatti molto variabili tra di loro, ma ad accomunarli è la presenza massiccia di spine robuste, lunghe, puntute e in alcuni casi ricurve e uncinate. La colorazione delle spine varia dal giallo paglierino al grigiastro e le centrali possono arrivare fino a una quindicina di centimetri di lunghezza. Spesso sono puntute, ma non mancano esemplari con la spina centrale più robusta e con la punta uncinata.
- Vaso 10cm, Altezza 10/15cm
Vendita pianta Grassa Lobivia Ferox, disponibile nei seguenti formati:
- Vaso 10cm, Altezza 10/15cm
Generalità :
Lobivia ferox è una pianta solitaria (ossia non tendente ad accestire), con il fusto dal portamento inizialmente globoso poi brevicilindrico che può raggiungere i venti centimetri di altezza per trenta di larghezza negli esemplari in habitat. Le coste, negli esemplari adulti, possono arrivare fino a 30 e sono piuttosto marcate.
Le spine sono molto variabili a seconda dell’areale di provenienza degli esemplari. Le radiali vanno da 10 a 12 e possono arrivare a 5-6 centimetri di lunghezza. Le spine centrali, da 3 a 4, sono solitamente ricurve verso l’interno, ma in alcuni casi possono torcersi fino a incrociarsi le une con le altre, creando una sorta di “nido” all’apice della pianta. La colorazione delle spine varia dal giallo paglierino al grigiastro e le centrali possono arrivare fino a una quindicina di centimetri di lunghezza. Spesso sono puntute, ma non mancano esemplari con la spina centrale più robusta e con la punta uncinata.
Coltivazione e Cura :
Le ferox (il nome dato alla specie è decisamente calzante) sono piante originarie della Bolivia del sud e del Nord Argentina e, come tutte le Lobivia, sono di facile coltivazione. Vogliono molta luce, meglio ancora sole diretto per tutta la giornata, terriccio con un poco di organico (torba o humus di lombrico ad esempio) e annaffiature abbondanti durante la stagione di crescita. Asciutta totale da fine settembre fino a tutto marzo, così che le piante possano affrontare senza problemi l’inverno (asciutte possono andare tranquillamente cinque o sei gradi sotto lo zero) e recuperare le energie per la fioritura, che avviene in tarda primavera.