Albero di Albicocco Bella di Imola
Generalità:
L'Albicocco Bella di Imola è una pianta a maturazione medio-precoce o intermedia di origine italiana ed individuata nell'imolese diversi anni fà che necessita di costante diradamento. Presenta un'albero di vigore medio-elevato, portmento assurgente, elevata e costante produttività e fruttifica su mazzetti di maggio e rami di un anno. il frutto è medio-grosso, ellittico, di colore aranciato chiaro con leggero sovraccolore rosso, polpa aranciata, mediamente soda, spicca, di buone qualità gustative e con sapore tendenzialmente acidulo (soprattutto la buccia).
- Pianta di 1 anno
- Pianta di 2 anni
Generalità:
L'Albicocco Bella di Imola è dotato di vigoria medio - elevata con produttività elevata e costante. La cultivar è interessante per la rusticità e la pezzatura dei frutti in relazione alla precocità di maturazione. Bella di Imola entra precocemente in produzione e, grazie ad una regolare distribuzione dei frutti lungo i rami, garantisce anche con produzioni elevate una pezzatura interessante evitando maturazioni eccessivamente scalari. Bella di Imola presenta un frutto di dimensioni medio - grosse (peso medio 70 g), forma trapezoidale - ellissoidale. La buccia è di colore aranciato di intensità medio - debole con sovracolore 20 - 50%. La polpa è color arancio, fine, soda. Il sapore è buono.
Coltivazione e Cura:
L'Albero Albicocco può essere coltivato in pianura come in altitudine. Per quanto concerne l’esposizione, è preferibile posizionare la pianta in una zona parzialmente ventilata e priva di umidità; ciò serve alla prevenzione di patologie fungine, avversità alle quali l’albicocco è purtroppo molto soggetto. Non c’è bisogno di dire che anche l’albicocco, come la maggior parte delle piante, da frutto e no, teme molto i ristagni idrici.Per la messa a dimora, che può essere effettuata da ottobre ad aprile, si scavi una buca profonda circa 60 cm e larga 80 cm; in fondo alla buca si è consigliabile mettere 100-150 g di cornunghia (un fertilizzante di origine animale); si riempie poi la buca fino a metà con terra mescolata a terriccio da piantagione ed eventualmente un po’ di letame. A questo punto si può inserire la pianta e riempire la buca con la terra scavata in precedenza. Alla fine si irrighi la zona con circa 20 litri di acqua. Può essere d’aiuto mettere un tutore alla pianta per indirizzarne lo sviluppo. Per quanto riguarda gli interventi di irrigazione, si tenga conto che l’albicocco non è una pianta particolarmente esigente; tenendo in debito conto le eventuali precipitazioni, l’irrigazione deve essere caratterizzata da una certa regolarità; si eviti di abbondare con le quantità di acqua quando siamo vicini al periodo di raccolta. I sistemi di irrigazione più adatti alle piante di albicocco sono l’irrigazione a goccia o a spruzzo