Albero di Cedro Mano di Buddha in fitocella 3 anni
Generalità:
Il Cedro Mano di Buddha è una varietà di cedro coltivato e a scopo ornamentale per bellezza dei suoi particolari frutti a forma di mano e a scopo fitoterapico per le proprietà benefiche della sua spessa scorza ricca anche di un olio essenziale miracoloso per combattere la cellulite.
- pianta di 3 anni, Altezza 150/160cm (l'altezza varia in base alla stagione)
Generalità:
Il Cedro Mani di Buddha è una varietà di cedro della famiglia delle Rutaceae proveniente dall’Asia diffuso soprattutto in India e Buthan. La pianta caratterizzata da uno sviluppo arbustivo può superare anche i 4 metri di altezza. Sul tronco liscio e di colore marrone – verdastro si originano giovani rametti rossastri o violetti ricoperti da grandi foglie di colore verde e da grandi spine acuminate lunghe anche qualche centimetro. Durante il periodo della fioritura compaiono grandi fiori intensamente profumati e riuniti in grappoli. I fiori in boccio sono rossastri mentre aperti sono bianchi. I frutti, gialli e lunghi anche più di 30 centimetri, sono composti da numerose protuberanze a forma di dita dovute ad una malformazione genetica che fa sviluppare gli spicchi separatamente. La buccia della Mano di Budda, molto ruvida e spessa, costituisce circa il 70% del frutto. La polpa di questa varietà di cedro rispetto agli altri agrumi e gradevolmente dolce ma poco succosa.
Tuttavia le dimensioni e l’aspetto generale della singola pianta possono variare in funzione della stagione e del periodo in cui vengono acquistate. Essendo organismi viventi ogni singola pianta ha il suo portamento e la sua colorazione che possono discostarsi leggermente dalla foto pubblicata sul nostro catalogo.
Coltivazione e Cura:
Il Cedro Mani di Buddha, come tutti gli agrumi, predilige il clima mite e le esposizione in luoghi soleggiati e riparati dal vento.Teme il freddo e le gelate notturne. Ama il terreno soffice, sciolto e ben drenato. La pianta coltivata a dimora generalmente va annaffiata solo durante i periodi di prolungata siccità e comunque come quella allevata in vaso solo quando il terreno è completamente asciutto. La pianta allevata a dimora va concimata con del letame maturo durante l’autunno o a fine inverno mentre per quella coltivata in vaso si consiglia di distribuire alla base del concime a lento rilascio specifico per gli agrumi oppure della polvere di lupino.