Pianta Deutzia vaso 7cm
Generalità:
La Pianta di Deutzia è un bellissimo arbusto da fiore di origine asiatica, ne esistono circa cinquanta specie, ma in coltivazione si trovano quasi esclusivamente ibridi, derivati da Deutzia glabra, Deutzia creata e Deutzia gracilis; hanno tutte un bel fogliame lanceolato o ovale, con il bordo frastagliato e spesso ricoperto da una sottile peluria, che viene prodotto in primavera; il portamento è eretto, e in genere non superano i due metri di altezza, ma esistono numerosi ibridi prostrati o nani, che si mantengono al di sotto dei 30-50 cm di altezza.
- Vaso 7cm, Altezza 5/10cm circa
Generalità:
Le piante di Deutzia sono arbusti si caratterizzano per una forte resistenza, anche in condizioni di coltivazione no ideali, e anche in giardini a bassa manutenzione; ovviamente, minori cure dedicherete alla vostra pianta e meno fiori la pianta vi regalerà.
Si pongono a dimora in un buon terreno di medio impasto, fresco e umido, abbastanza drenato da non avere acqua stagnante per lunghi periodi di tempo; preferiscono ricevere almeno qualche ora al giorno di sole diretto, possibilmente nelle prime ore del giorno: nelle zone con estati torride è consigliabile posizionarla in una zona semi-ombreggiata del giardino, per evitare che si trovi spesso in condizioni siccitose.
Sopportano il sole diretto e sopportano bene la siccità, ma sicuramente una posizione che dia il refrigerio dell’ombra per alcune ore al giorno, e un terreno sempre fresco e umido, migliorano di molto la fioritura. Sono piante a foglie caduche, che durante i mesi invernali non richiedono alcun tipo di cura. In autunno si cimano tutti i rami, per evitare che con il tempo la pianta divenga spoglia nella parte bassa, con fogliame soltanto all’apice dei rami; questa operazione favorisce anche lo sviluppo di molte ramificazioni laterali, che l’anno successivo porteranno i fiori. Dopo la fioritura si interviene ancora, rimuovendo i rami rovinati dalle intemperie della stagione fredda.
- Tipo di pianta: Caducifoglio
- Altezza: Può raggiungere un’altezza di 1–3 metri
- Fogliame: Lanceolate o ovali, verde brillante, spesso leggermente dentate
- Fioritura: Piccoli, a forma di stella o coppa, riuniti in grappoli vistosi
Tuttavia le dimensioni e l’aspetto generale della singola pianta possono variare in funzione della stagione e del periodo in cui vengono acquistate. Essendo organismi viventi ogni singola pianta ha il suo portamento e la sua colorazione che possono discostarsi leggermente dalla foto pubblicata sul nostro catalogo.
Coltivazione e Cura:
Quando si concima?
Primavera: Il momento ideale per concimare il Pitosforo è all'inizio della primavera, quando la pianta inizia la sua fase di crescita attiva. Utilizza un concime a lenta cessione, bilanciato (con un rapporto di azoto, fosforo e potassio tipo 10-10-10) o specifico per piante sempreverdi.
Estate: Se la pianta ha bisogno di un’ulteriore spinta, puoi applicare un altro dosaggio di concime durante la metà dell'estate, ma evita di esagerare per non stimolare troppo la crescita a fine stagione, che potrebbe renderla più vulnerabile al freddo.
Evita l'inverno: Non è consigliato concimare durante l’autunno o l’inverno, poiché la pianta entra in una fase di riposo e non assorbe bene i nutrienti.
A che distanza si pianta?
La distanza di piantagione del Pitosforo dipende dall'uso che vuoi farne e dalle sue dimensioni future, ma generalmente si considera:
-Per una siepe formale o densa: Se desideri creare una siepe compatta e ben fitta, puoi piantare il Lauroceraso a 50-80 cm di distanza l'uno dall'altro. Questo permette alle piante di svilupparsi in modo abbastanza compatto e di coprire bene l'area.
-Per piante singole o meno fitte: Se preferisci che le piante crescano più distanziate e abbiano più spazio per svilupparsi, lascia 1-1,5 metri di distanza tra una pianta e l'altra. Questo consente una crescita più aperta e meno densa.
Come piantare La Deutzia?
1. Preparazione del terreno
- Scegli una posizione in pieno sole per una crescita più veloce
- Predilige suoli fertili, ben drenati, leggermente acidi o neutri
- Migliora il terreno con compost o stallatico ben maturo, soprattutto se è troppo argilloso o troppo sabbioso.
3. Scavo e messa a dimora
- Scava una buca larga e profonda il doppio del pane di terra della pianta.
- Se la pianta è in vaso, bagna bene prima di estrarla.
- Metti la pianta nella buca, facendo attenzione a mantenere il colletto a livello del terreno.
- Riempi con terra mescolata a compost e compatta leggermente.
4. Annaffiatura
- Annaffia abbondantemente subito dopo la messa a dimora.
- Evita ristagni idrici
- Una volta ben radicata: resistente alla siccità moderata
- In vaso: richiede più attenzione, irrigazioni più frequenti in estate
5. Pacciamatura
Applica uno strato di pacciamatura attorno alla base per trattenere l’umidità e limitare le erbe infestanti
Possibili problemi
Parassiti comuni
- Sintomi: foglie arricciate, bollose o deformate; presenza di insetti molto piccoli
- Danni: causa gravi deformazioni ai nuovi germogli
- Rimedi: trattamenti con insetticidi specifici (es. a base di piretro o olio bianco + insetticida sistemico), oppure interventi biologici con neem o saponi potassici
- Molto comune nelle aree calde o dove la pianta è potata spesso
Cocciniglia
- Sintomi: presenza di piccoli scudetti bianchi o marroni su rami e foglie, produzione di melata
- Rimedi: olio minerale bianco o trattamenti con prodotti a base di sapone molle
- Prevenzione: garantire un buon drenaggio, evitare ristagni e innaffiature eccessive
Marciume radicale (causato da ristagni idrici)
- Sintomi: foglie che ingialliscono e cadono, pianta che si affloscia
- Prevenzione: garantire un buon drenaggio, evitare ristagni e innaffiature eccessive
Macchie fogliari fungine
- Foglie con puntini scuri o aree necrotiche
- In caso di umidità alta e poca aerazione
Carenze nutrizionali
- Ingiallimento fogliare, crescita stentata: può essere sintomo di carenza di ferro o altri microelementi, soprattutto in terreni calcarei
- Uso di concimi con microelementi o ferro chelato può aiutare
Stress ambientale
- Freddo intenso: bruciature fogliari, perdita di foglie, soprattutto sotto i -3°C
- Vento salmastro: può danneggiare le foglie se coltivata vicino al mare senza protezione
- Siccità prolungata: provoca accartocciamento e caduta delle foglie