Generalità:

La pianta di lampone (Rubus idaeus) è un arbusto appartenente alla famiglia delle Rosaceae, originario dell’Europa e dell’Asia temperata. È una delle piante da frutto più amate negli orti familiari per la sua facilità di coltivazione, la bellezza del suo portamento e, soprattutto, per i suoi deliziosi frutti: i lamponi, dolci e leggermente aciduli, ricchi di vitamine e antiossidanti.

Si presenta come un cespuglio formato da fusti eretti o arcuati, noti come “cani”, che possono raggiungere anche i 2 metri di altezza. Le foglie sono composte, seghettate ai margini, di colore verde chiaro nella parte superiore e biancastre in quella inferiore. I fiori, piccoli e bianchi, sbocciano tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate e sono molto apprezzati anche dalle api.

I frutti, che in realtà sono aggregati di piccole drupe, maturano tra giugno e settembre, a seconda della varietà. Esistono infatti due principali tipi di lampone: uniferi, che fruttificano una sola volta l’anno (generalmente in estate), e rifiorenti o biferi, che producono due raccolti, uno in estate e uno in autunno.

Il lampone predilige un clima temperato, esposizioni soleggiate o in leggera mezz’ombra, e terreni fertili, ben drenati e leggermente acidi. Ha bisogno di un supporto per sostenere i fusti (come griglie o fili tesi) e di potature regolari per rinnovare la vegetazione e stimolare la produzione. Le sue radici sono molto vigorose e tendono a espandersi: per questo può essere utile controllarne lo sviluppo, soprattutto se coltivato in spazi piccoli o in vaso.

Oltre ad essere gustoso e versatile in cucina, il lampone ha anche interessanti proprietà benefiche: è ricco di vitamina C, fibre, polifenoli e minerali. Dalle foglie si ricavano infusi tradizionalmente usati per alleviare disturbi digestivi e mestruali.

Tuttavia le dimensioni e l’aspetto generale della singola pianta possono variare in funzione della stagione e del periodo in cui vengono acquistate. Essendo organismi viventi ogni singola pianta ha il suo portamento e la sua colorazione che possono discostarsi leggermente dalla foto pubblicata sul nostro catalogo.

Coltivazione e Cura:

Coltivare il lampone è relativamente semplice, ma per ottenere piante sane e frutti abbondanti è importante rispettare alcune esigenze specifiche.

Il lampone preferisce terreni freschi, fertili e ben drenati, con un pH leggermente acido. È consigliabile lavorare il terreno in profondità prima della messa a dimora, arricchendolo con compost o letame maturo. La pianta ama le esposizioni soleggiate ma non troppo secche: un luogo luminoso, con sole diretto al mattino e un po’ d’ombra nelle ore più calde, è l’ideale, specialmente nelle regioni molto calde.

La messa a dimora può avvenire in autunno o a fine inverno, a seconda del clima. Le piante si collocano in file, distanziate tra loro di circa 40–50 cm, lasciando almeno 1,5–2 metri tra le file. È utile predisporre fin da subito sostegni o tutori, come pali e fili tesi, per guidare la crescita dei fusti, che tendono ad allungarsi e piegarsi.

Il lampone ha radici superficiali e non tollera la siccità: è quindi importante mantenere il terreno costantemente umido, soprattutto nei mesi caldi e durante la fruttificazione. È preferibile innaffiare regolarmente con poca acqua alla volta, evitando ristagni che potrebbero causare marciumi radicali.

Una delle operazioni più importanti nella cura del lampone è la potatura. Nei lamponi uniferi, si tagliano completamente alla base i fusti che hanno fruttificato durante l’anno, lasciando solo quelli nuovi, che porteranno frutti l’anno successivo. Nei rifiorenti, si può scegliere se tagliare solo i rami fruttificati in autunno per avere due raccolti, oppure tutti i fusti a fine inverno per una produzione più abbondante, ma unica.

Il lampone è generalmente resistente alle malattie, ma può essere attaccato da afidi, acari o funghi come la muffa grigia. Una buona aerazione tra le piante, irrigazioni non eccessive e l’uso di prodotti naturali o trattamenti preventivi possono aiutare a tenerli sotto controllo.